Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell'Appennino

Il Piano Nazionale di Sviluppo dell’Appennino, presentato in seguito al G7 Ambiente di Bologna dove è stato siglato il Patto di Amicizia per uno Sviluppo Sostenibile dell’Appennino, è stato presentato in versione BETA all’Auditorium del MATTM il 26 gennaio 2018. Successivamente è stato revisionato ed aggiornato e prenderà avvio ufficialmente a livello nazionale con la presentazione in Camera e Senato prevista per maggio 2024.

Il coordinamento nazionale di tale Piano è in capo a Vivi Appennino, che ha contribuito alla sua ideazione e stesura assieme al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a Confcommercio Imprese per l’Italia e a Confcommercio Ascom Bologna. Esso si propone di coinvolgere in un processo di sviluppo sostenibile gli oltre 1.400 Comuni della Dorsale.

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il Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell'Appennino
Tavolo nazionale di coordinamento della Destinazione Appennino

Istituito a Roma nel 2017 d’intesa con Vivi Appennino si riunisce periodicamente per approvare modifiche al Piano Nazionale di Sviluppo Sostenibile dell’Appennino e per definire le priorità di sviluppo in base alle richieste ricevute e alle risorse stanziate dal Governo. 

Giornata Nazionale dell'Appennino

E’ stata indetta per il terzo fine settimana del mese di giugno: si tratta di un’iniziativa ideata da Vivi Appennino al fine di creare un calendario nazionale di eventi e generare attenzione mediatica verso queste aree, promuovendo e valorizzando le innumerevoli eccellenze enogastronomiche, i borghi e le tante bellezze artistiche e naturalistiche che si possono scoprire in modo slow.

Obiettivi principali

a) Accessibilità. Incentivare l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere i percorsi e le strutture a richiamo turistico accessibili a tutti.
b) Agricoltura. Far conoscere e tutelare le tante eccellenze locali a livello eno-gastronomico e folkloristico, per permettere alle generazioni future di non perdere tradizioni, conoscenze e sapori di cui gli anziani sono gli ultimi custodi e depositari.
c) Cultura, Musei, aree archeologiche, siti UNESCO. Favorire la formazione di guide locali per garantire la fruibilità dei molti castelli, musei, edifici religiosi, grotte ed altre emergenze storico-culturali che, oggi, sono fruibili solo grazie ai volontari delle associazioni locali.
d) Divario digitale. Mettere in campo azioni adeguate per colmare il divario digitale tra montagna e città.
e) Green Economy Ambiente. Recupero del patrimonio boschivo e delle aree agricole abbandonate, al fine di incentivare il ripopolamento dei piccoli borghi, favorire lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in ambito agro-forestale e tenere sotto controllo il territorio per contrastare il dissesto idrogeologico.
f) Lavoro. Favorire l’occupazione con la creazione di start-up, implementazione dei servizi e la nascita di negozi di vicinato, essenziali per mantenere vivo il tessuto economico delle aree interne.
g) Parchi. Condivisione di conoscenze e buone prassi tra le Aree Protette per contribuire alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia del pianeta.
h) Sanità. Mantenere i presidi sanitari a tutela della salute della popolazione residente e dei turisti.
i) Trasporti. Sviluppo della mobilità ciclistica e dell’inter-modalità tra bicicletta e mezzi di trasporto pubblici, le cui corse devono essere aumentate per rispondere alle esigenze di residenti e turisti.

G7 Ambiente di Bologna: firma del Patto di Amicizia per uno Sviluppo Sostenibile dell'Appennino

Da una prima azione di successo, ma non risolutiva, sviluppata sul territorio bolognese (apertura della Rocchetta Mattei, di cui Vivi Appennino gestiva le prenotazioni), poi confluita nell’organizzazione di due Conferenze assieme al Ministero dell’Ambiente (Economia, Ambiente, Turismo: una strategia unica per l’Appennino Bolognese – 26/05/2014; Una nuova vita per la montagna bolognese – 27/02/2016), sono stati avviati studi approfonditi sul territorio con la collaborazione delle principali Università italiane. Da questi è emersa la necessità di costruire un prodotto turistico unitario al fine di identificare la Destinazione Appennino sul mercato domestico e internazionale. Tutto il lavoro svolto e gli studi fatti hanno avuto il loro culmine durante il G7 Ambiente svoltosi a Bologna a giugno 2017, quando è stato presentato ufficialmente il progetto a Palazzo Segni Masetti, momento in cui sono state dettagliate le modalità di stesura del Piano: Comuni, Parchi e Associazioni firmatarie del Patto di Amicizia per uno Sviluppo Sostenibile dell’Appennino sarebbero stati coinvolti durante la I Edizione di Appennino Bike Tour, il Giro dell’Italia che Non Ti Aspetti.